Siamo uno studio di comunicazione come tanti nel mondo.
Ma unico per storia, persone, somma di esperienze e approccio.
La differenza sta nel “come sono andate le cose e come le abbiamo prese”: sempre fiduciosi nel futuro, consapevoli del valore dell’altro, riconoscenti per ogni tipo di esperienza.

Pensiamo che il nostro mestiere sia degno di stare dentro il perimetro della cultura.
Riempire uno spazio bianco o creare un messaggio per conto terzi sono atti culturali che hanno il compito non di peggiorare, non di lasciare invariato, ma di elevare il significato di ciò che rappresentano, nel rispetto del ricevente.

L’approccio creativo avvolge senza eccezione il nostro pensiero e il nostro fare.
Creativo non significa artistico o non soggetto alle regole, creativo significa proattivo, produttivo, fecondo, alternativo, positivo, inatteso e – dove serve – irriverente.
Dalla strategia al progetto, “ogni cosa è illuminata” di creatività.
La creatività è il nostro sinonimo di “prendersi cura”.

Quando abbiamo bisogno di un pat pat sulla spalla, pensiamo alla longevità di rapporto con la maggioranza dei nostri clienti.
Ai 13 anni di Nike Italy, ai 15 di New Balance, ai 10 di Skechers, agli 8 di Reebok, ai 10 di Finemiro, agli 8 di Seac Sub e poi Cinti, A.G. Spalding & Bros., Emilia Romagna Teatro Fondazione, Comune di Ravenna. Questi numeri sono per noi statuette più luminose di un premio Oscar, perché sono la misura esatta della nostra passione.

Da lungo tempo lavoriamo con alcune multinazionali dello sport, come Nike, New Balance, Skechers, Reebok, Mares, Seac Sub.
Da tutte loro abbiamo appreso un po’ di sana disciplina sportiva.
Come la definizione dell’obiettivo e la tensione al risultato, la costanza dell’allenamento e il colpo da maestro, il valore della squadra e la consapevolezza che a tagliare il traguardo non sia mai un solo atleta.

Amiamo moltissimo la buona grafica. Ma una delle nostre peculiarità risiede nel racconto.
Siamo affascinati dal potere seduttivo della parola, soprattutto quando si mantiene in equilibrio tra etica ed estetica.
Per questo alcune agenzie internazionali ricercano il nostro idioma e la nostra abilità di adattare campagne globali al mercato italiano.
È successo con Nike, Apple, Microsoft, Pringles, Dazn, Rolex, Barbie – Mattel, Calvé – Unilever

Abbiamo iniziato a lavorare nei primi anni ’90 con molte aziende produttrici di beni per il grande pubblico.
Questo ci ha permesso di avere una buona dimestichezza con le logiche del B2C.
Conosciamo le esigenze del consumatore e riconosciamo le tracce del suo comportamento ovunque siano disseminate, in un mercato come in un marketplace.

Amiamo fare ciò che facciamo e amiamo farlo insieme.
E questo ci rende per la gran parte del tempo allegri.
È una leggerezza come quella di Calvino, che si addice più al colibrì che alla piuma.
Sarà per questo che ci piace chiudere sempre con un colpo d’ala.